Certificazione SOA: si tratta di un attestato tanto temuto quanto ambito da parte delle imprese del settore, perché rappresenta il requisito chiave per partecipare a gare d’appalto pubbliche sopra una certa soglia economica.
Nel panorama dell’edilizia pubblica italiana, pochi documenti hanno lo stesso peso della certificazione SOA. Si tratta di un attestato tanto temuto quanto ambito da parte delle imprese del settore, perché rappresenta il requisito chiave per partecipare a gare d’appalto pubbliche sopra una certa soglia economica.
Ma cosa significa davvero essere in possesso di una certificazione SOA? Come si ottiene, cosa comporta, quali sono le categorie coinvolte e, soprattutto, perché è oggi ancora più importante rispetto al passato?
In questo articolo troverai una guida completa e approfondita sulla certificazione SOA, scritta per essere facilmente comprensibile anche da chi si avvicina per la prima volta a questo tema, ma utile anche per i professionisti più esperti che vogliono aggiornarsi.
La certificazione SOA (acronimo di Società Organismo di Attestazione) è un’attestazione obbligatoria che dimostra che un’impresa possiede i requisiti di ordine generale, tecnico-organizzativi ed economico-finanziari richiesti per eseguire appalti pubblici di importo superiore a 150.000 euro.
Si tratta, in sostanza, di un “bollino di qualità” rilasciato da appositi organismi autorizzati dall’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione), che certifica in modo oggettivo che l’impresa può operare nei lavori pubblici secondo la normativa vigente, oggi rappresentata dal D.Lgs. 36/2023 (nuovo Codice dei Contratti Pubblici).
Questa attestazione è necessaria per legge e costituisce un filtro fondamentale per garantire la correttezza, la competenza e la solidità delle imprese che lavorano con la Pubblica Amministrazione.
La SOA serve a dimostrare la qualificazione dell’impresa esecutrice rispetto a due aspetti principali:
Categorie di opere che è in grado di realizzare (edilizia civile, impianti, strade, ponti, ecc.);
Classifiche economiche, ovvero l’importo massimo dei lavori per cui è abilitata.
Senza questa certificazione, nessuna impresa può partecipare a gare pubbliche di importo superiore a 150.000 euro, nemmeno in qualità di subappaltatore in alcune casistiche.
Ma non solo: sempre più committenti privati, soprattutto nel caso di grandi opere (residenze, hotel, capannoni industriali, ecc.), iniziano a richiederla come garanzia preventiva di affidabilità. In questo senso, la SOA diventa anche uno strumento competitivo sul mercato.
La certificazione viene rilasciata esclusivamente da organismi autorizzati dall’ANAC, che svolgono il ruolo di soggetti terzi e imparziali. Attualmente in Italia operano decine di Società Organismo di Attestazione, e ogni impresa può scegliere liberamente a quale rivolgersi.
Analisi preliminare: l’impresa viene affiancata da un consulente o direttamente dalla SOA per raccogliere tutta la documentazione necessaria.
Valutazione dei requisiti: si verifica il possesso dei requisiti generali (moralità, regolarità contributiva) ed economico-tecnici.
Verifica dei lavori eseguiti: vengono analizzati i lavori effettuati negli ultimi dieci anni (commesse, certificazioni, collaudi, ecc.).
Esito finale e rilascio attestazione: se tutto è in regola, viene rilasciata la certificazione con indicazione delle categorie e classifiche ottenute.
L’intero iter può richiedere da 30 a 120 giorni, a seconda della complessità dell’impresa e della completezza della documentazione fornita.
Iscrizione alla Camera di Commercio
Assenza di condanne penali ostative
Regolarità fiscale e contributiva (DURC in regola)
Non essere sottoposti a fallimento o liquidazione
Esecuzione di lavori simili per tipologia e importo (minimo il 90% dell’importo richiesto)
Presenza di personale qualificato (operai, direttori tecnici)
Possesso di attrezzature, mezzi d’opera, strutture logistiche
Adeguata capacità economica, valutata attraverso bilanci degli ultimi 5 anni
Fatturato congruo rispetto alla classifica richiesta
Referenze bancarie che attestano la solidità dell’impresa
Le categorie si dividono in 52 tipologie, suddivise in:
Esempi:
OG1: edifici civili e industriali
OG2: restauro e manutenzione beni culturali
OG3: strade, autostrade, ponti, ferrovie
OG6: acquedotti, gasdotti, fognature
OG11: impianti tecnologici integrati
Esempi:
OS3: impianti idrico-sanitari
OS6: finiture in materiali lignei, plastici, metallici
OS7: finiture di opere generali di natura edile
OS28: impianti termici e di condizionamento
OS30: impianti elettrici
Un’impresa può ottenere una o più categorie, in base alla documentazione e ai lavori dimostrabili.
Oltre alla categoria, ogni impresa viene qualificata in base all’importo massimo dei lavori eseguibili.
Classifica | Importo massimo lavori |
---|---|
I | € 258.000 |
II | € 516.000 |
III | € 1.033.000 |
III-bis | € 1.500.000 |
IV | € 2.582.000 |
IV-bis | € 3.500.000 |
V | € 5.165.000 |
VI | € 10.329.000 |
VII | € 15.494.000 |
VIII | Oltre € 15.494.000 |
Per ottenere una determinata classifica, l’impresa deve dimostrare di aver realizzato lavori per almeno il 100% dell’importo richiesto negli ultimi dieci anni.
Validità totale: 5 anni
Verifica intermedia: al terzo anno (rinnovo triennale)
Se l’impresa non supera la verifica al terzo anno, la certificazione SOA e non sarà possibile partecipare a nuove gare.
È fondamentale tenere sempre aggiornata la documentazione e monitorare le scadenze. Molte imprese rischiano di perdere lavori importanti per distrazione o mancanza di pianificazione.
Il costo della certificazione SOA dipende da:
Numero di categorie richieste
Classifica d’importo
SOA scelta
Eventuale supporto di un consulente
Mediamente, per una categoria singola con classifica III o IV, si può spendere tra 3.000 e 6.000 euro, suddivisi tra:
Diritti alla SOA
Spese di istruttoria
Compenso del professionista (se presente)
IVA
Investimento che si ammortizza facilmente, considerando i volumi delle gare a cui si può accedere.
Chi possiede la certificazione SOA ha la possibilità di lavorare in ambito pubblico, ma anche obblighi molto precisi:
Rispetto dei requisiti anche dopo il rilascio
Monitoraggio dei contratti pubblici eseguiti
Obbligo di comunicazione di eventuali modifiche societarie
Aumento della reputazione sul mercato
Maggiore facilità di ottenere affidamenti o subappalti
Possibilità di partecipare a raggruppamenti temporanei d’impresa (RTI)
Accesso a bandi europei o sovranazionali
Anche se la SOA nasce per il pubblico, oggi molti committenti privati – soprattutto grandi gruppi, catene alberghiere, imprese industriali – richiedono la presenza di questa certificazione come parametro di qualità.
In alcuni casi, la certificazione SOA può fare la differenza tra un incarico affidato o perso, anche nel privato.
La certificazione SOA è molto più di un documento: è uno strumento che seleziona e valorizza le imprese davvero strutturate, capaci di affrontare lavori pubblici importanti con competenza e trasparenza.
Ottenere la SOA significa investire nel futuro dell’impresa, posizionarsi su un mercato più ampio e competitivo, tutelarsi da esclusioni e contenziosi, e accreditarsi come realtà professionale di valore.
Se lavori nell’edilizia e vuoi davvero fare un salto di qualità, la SOA è il tuo biglietto d’ingresso nel mondo che conta.
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