Intervento
Ristrutturazione
Particolarità
Rooftop panoramico
Superficie
164,91 metri quadri
Tipologia
Unifamiliare
il terrazzo arredato dei tuoi sogni comincia da sotto i tuoi piedi
Quando si sogna un terrazzo arredato, l’immaginazione corre veloce: cuscini morbidi, luci soffuse, un tavolino per la colazione al sole e magari qualche pianta rigogliosa a fare da cornice. Ma raramente si riflette su ciò che rende possibile tutto questo: la solidità tecnica del terrazzo stesso. Arredare senza aver prima riqualificato energeticamente e architettonicamente lo spazio esterno, equivale a costruire una casa sulla sabbia.
In questo articolo ti raccontiamo un nostro intervento di ristrutturazione su un terrazzo fortemente degradato, segnato da infiltrazioni, materiali deteriorati e una stratigrafia costruttiva errata. Abbiamo completamente rimosso le vecchie strutture, applicato un isolamento spesso 16 cm, realizzato un massetto armato a pendenza controllata e posato un pavimento tecnico galleggiante in WPC: materiale d’avanguardia, resistente, ecologico e ideale per l’arredo outdoor.
La trasformazione non è stata solo estetica. È stata funzionale, strutturale ed energetica. E solo grazie a questo approccio abbiamo potuto rendere finalmente arredabile e vivibile il terrazzo arredato.

Il problema di partenza — quando il terrazzo arredato è un pericolo, non un valore aggiunto
Il terrazzo di partenza era un classico esempio di costruzione anni ’70, lasciato all’incuria e al tempo:
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Infiltrazioni diffuse che penetravano nella soletta e negli ambienti sottostanti;
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Pendenze completamente errate, con avvallamenti e ristagni d’acqua;
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Massetti pesanti realizzati con materiali impropri, come calcestruzzo alleggerito inconsistente e riempimenti inerte con scarsa coesione;
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Pavimentazione scivolosa e instabile, ormai logora e in parte distaccata;
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Assenza totale di isolamento termico e protezione dall’umidità.
Il terrazzo, da potenziale spazio di valore per l’abitazione, era diventato una fonte di problemi, costi e rischio strutturale.

Prima fase — demolizione totale e alleggerimento strutturale del terrazzo arredato
Per poter ricostruire, occorre prima demolire e pulire in profondità. L’intervento ha previsto la rimozione completa del pacchetto esistente, fino a riportare alla luce la soletta strutturale in cemento armato.
Durante la demolizione è emerso con chiarezza il motivo delle infiltrazioni: lo strato di pendenza era discontinuo, le vecchie guaine ormai rotte e sollevate, e i materiali sottostanti — in particolare il riempimento — assolutamente non idonei, con un peso elevato e nessuna funzione tecnica reale.
Questo ha permesso anche di alleggerire notevolmente la struttura, eliminando centinaia di chili per metro quadro di materiale inutile, migliorando sia la sicurezza statica che la predisposizione a un nuovo pacchetto ad alta efficienza.
La nuova stratigrafia del terrazzo arredato — isolamento, massetto e pendenze corrette
Il nuovo pacchetto funzionale è stato pensato per risolvere tutte le criticità e portare il terrazzo agli standard più attuali di efficienza energetica ed edilizia.
1. Isolamento termico in EPS da 16 cm
Abbiamo posato due strati da 8 cm ciascuno di polistirene espanso sinterizzato ad alta densità (EPS), con incastri sfalsati e posizionamento a secco su barriera al vapore. Questo tipo di isolante:
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Garantisce un’elevata resistenza termica (λ circa 0,032 W/mK);
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È leggero, quindi non sovraccarica la struttura;
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È idrorepellente, quindi non si deteriora a contatto con l’umidità;
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Ha un’ottima resistenza alla compressione, perfetta per supportare le stratificazioni successive.
2. Massetto armato con rete elettrosaldata
Sopra l’isolante è stato gettato un massetto in sabbia e cemento additivato con fibre, armato con rete elettrosaldata. La rete è fondamentale non solo per dare corpo al massetto, ma anche per resistere ai micro-movimenti dovuti a dilatazioni termiche e carichi dinamici.
Le pendenze sono state progettate al laser, con uno scarto minimo di 1,5% verso le bocchette di scarico in acciaio inox. Questa precisione ha garantito il corretto deflusso delle acque meteoriche, evitando ristagni.

Terrazzo arredato con pavimento galleggiante in WPC — un salto nella modernità
Cos’è il WPC?
Il WPC (Wood Plastic Composite) è un materiale composito formato da farina di legno (60%), polimeri riciclati (30-35%) e additivi stabilizzanti (5-10%). È nato come alternativa al legno massello per pavimentazioni esterne, unendo l’estetica calda del legno con la resistenza della plastica.
Le doghe vengono posate su supporti regolabili, che creano un’intercapedine ispezionabile tra il massetto e il piano di calpestio. Questo sistema permette:
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Di compensare eventuali dislivelli;
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Di far passare impianti elettrici o idrici nascosti alla vista;
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Di aumentare l’aerazione sotto le doghe, prolungandone la durata.
Vantaggi del WPC:
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Durabilità estrema: resiste a sole, pioggia, gelo e salsedine;
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Zero manutenzione: basta lavarlo con acqua e detergente neutro;
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Antiscivolo e atossico: ideale per famiglie con bambini;
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Non si scheggia e non si deforma;
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Ecologico, perché prodotto da materiali riciclati;
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Esteticamente gradevole, disponibile in diverse finiture (teak, wengé, grigio pietra, ecc.).

Terrazzo arredato sì, ma su una base sicura ed efficiente
Una volta completata la struttura, è stato possibile pensare all’arredo vero e proprio, finalmente libero da vincoli tecnici. Il terrazzo arredato è diventato un piccolo angolo di paradiso urbano:
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Zona lounge con divani modulari e coffee table in alluminio verniciato a polveri;
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Pergolato bioclimatico motorizzato, con lame orientabili per ombreggiamento controllato;
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Vasi in resina drenante con piante mediterranee (lavanda, alloro, salvia e piccoli olivi);
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Punti luce a LED a incasso e sospensione, con regolazione automatica;
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Decking in WPC su cui camminare scalzi, anche in piena estate, senza scottarsi o scivolare.
Ogni elemento è stato scelto con attenzione non solo per lo stile, ma anche in funzione della nuova struttura e della sua capacità di isolare, drenare, proteggere e durare nel tempo.
Conclusione: la bellezza del terrazzo arredato nasce dal lavoro invisibile
Il messaggio finale che vogliamo lasciare è chiaro: non esiste un terrazzo arredato se prima non esiste un terrazzo riqualificato.
Non si può pensare di ottenere uno spazio elegante, confortevole e durevole senza prima risolvere le problematiche strutturali, eliminare le infiltrazioni, garantire isolamento termico e correggere le pendenze. Solo partendo da questi elementi “invisibili” ma fondamentali è possibile creare un ambiente bello, arredabile, vivibile tutto l’anno.
Questa è l’unica vera strada per trasformare un terrazzo da problema a valore. Non è una scorciatoia, è un investimento.
